since 2009 until 2011
Ermanno Cristini's home, Varese
curated by Alessandro Castiglioni and Ermanno Cristini
OGNUNO SOFFRE LA SUA OMBRA
L’ospite. Ermanno Cristini apre il suo studio invitando un artista a presentare un intervento o un progetto negli spazi privati del proprio laboratorio.
L’invito si estende poi anche a un altro artista, celato e invisibile. L’intruso.
Un artista che invita un artista e che nasconde un altro artista. Un gioco di specchi fatto anche di incontri, fughe, dialoghi e silenzi. Lo stesso ruolo del critico è volto più ad approfondire
la personalità e l’opera dei diversi attori sulla scena, che non indirizzare una linea di ricerca, legata più semplicemente ad affinità e amicizie.
Ognuno soffre la sua ombra, ci ricorda Virgilio, ognuno sente stretta la propria identità e tenta delle fughe, delle variazioni sul tema. O come nel famoso libro di Luca Canali, dove diversi
colloqui tra misteriosi psicanalisti ante litteram e grandi poeti della letteratura latina, ci introducono a una riflessione su quanto il passato ci possa stare stretto e l’unica soluzione sia
percorrere la nostra storia a ritroso per tentare di scardinare l’ingranaggio dell’inconscio.
Il nuovo progetto di Ermanno mi appare dunque così, come il canovaccio di una commedia di Pirandello, un gioco delle parti, una riflessione sull’io e sull’altro, lo scambio continuo di ruoli e
identità sempre velato da un sorriso acuto e ironico.
Aprire questo spaccato di legami e quotidianità al pubblico permette di trasformare queste dinamiche, queste relazioni, nell’occasione per una riflessione privata ed eccentrica. L’intervento
dell’artista sarà infatti accompagnato da diversi documenti di approfondimento: libri, dischi, film, fotografie e cartoline scelti volta per volta dai diversi artisti, cercando di pensare così
uno spazio di contatto tra artisti e con gli artisti non istituzionale, rilassato e confidenziale.
Alessandro Castiglioni
EVERYBODY HURTS HIS OWN SHADOW
The guest. Ermanno Cristini opens up his studio by inviting an artist to present a work or a project within his private space.
Then, the invitation is also extended to another artist, hidden and invisible. The intruder.
An artist who invites an artist who hides another artist. A mirror game also made up of encounters, escapes, dialogues and silence. The rule of the art critic aims more to the deepening of
the
personality and the work by the “players on the stage”, rather than to addressing to a line of research, that is simply related to affinity and friendship.
Everybody hurts his own shadow, as reminds us the classical poet Virgil, everybody feel constricted by his own identity and try to escape, to find variations on theme. Or as in the famous
book by Luca Canali, where different conversations among mysterious ante litteram psychoanalyst and big poets of the latin literature, introduce us into a reflection of how much the past time
could make constricted and that the only solution is going backwards to our story, in order to unhinge the mechanism of the unconscious.
The project of Ermanno seems to me as the scenario of a play by Pirandello, the Rules of the Game, a reflection of Self and Other, the continuous exchange of rules and identities always
veiled by smartness and an ironic smile.
Alessandro Castiglioni